Cura
Prendersi cura.
Avere cura.
Curare e curarsi.
Investire tempo per riparare ciò che è rotto, per sistemare quello che non va più, per accompagnare chi è solo.
Abbiamo smarrito il tempo della cura come tempo prezioso tutti tesi a correre per raggiungere risultati. Di corsa a comprare per sostituire o per riempire.
Un passo indietro. Un passo di lato.
Una mano che si tende. Una mano che afferra, accarezza, sostiene, avvolge, stringe, sfiora.
Un passo indietro per reimparare, come da bambini, a restare nel tempo e ad avere uno sguardo attento.
Fast fashion, fast food...
Abbiamo corso ad una velocità che non è la nostra e ci siamo dimenticati di avere rispetto. Il rispetto che parte da noi stessi, trasmettiamo ai nostri figli e riserviamo a tutto ciò che incontriamo. Rispetto per gli altri, per i loro sentimenti, le loro cose. Rispetto per la cosa pubblica.
Se provassimo a mettere la cura ed il rispetto al centro?
“Possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni. Possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. Perché spazzo il camino anche di quello spento. Non si sa mai. È utile ai miei vulcani, ed è utile al mio fiore che io li possegga.”
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