L’inclusione sul sentiero, il primo raduno nazionale di escursionismo adattato

 

Il Cai promuove l’organizzazione di un raduno annuale, che cambierà periodicamente sede, rivolto a persone con mobilità ridotta, che si muovono in ambiente montano utilizzando mezzi alternativi

Un’escursione dedicata ai ragazzi diversamente abili © Cai Parma

Nel segno di una graduale ripresa delle attività in ambiente, il Cai promuove l’organizzazione di un raduno annuale, che cambierà periodicamente sede, rivolto a persone con mobilità ridotta, che si muovono in ambiente montano utilizzando mezzi alternativi.

La prima edizione

La prima edizione del raduno nazionale di escursionismo adattato  è prevista per l’11-12 settembre sull’Appennino in provincia di Parma, grazie all’organizzazione assicurata dalla locale Sezione Cai in collaborazione con le Sezioni di Rieti, Rimini, La Spezia e la Società Alpinistica Tridentina.

Le Sezioni che organizzano attività in ambiente rivolte a persone con difficoltà motorie o visive possono aderire alla manifestazione, dichiarando fin d’ora il proprio interesse utilizzando il modulo di pre-iscrizione allegato. In questo modo, è possibile consentire all’organizzazione di comprendere la dimensione dell’evento per mettere in pratica le misure necessarie.

L’evento è rivolto principalmente a persone con mobilità ridotta che amano la montagna: soci CAI, persone inserite in cooperative ed associazioni di volontariato, equipaggi o singoli muniti di mezzi per l’escursionismo adattato, persone interessate al tema dell’accessibilità in ambiente montano.

La prima edizione si terrà nella località di Schia – Tizzano (PR), all’interno del Parco Regionale dei 100 Laghi. Durante la giornata, sarà possibile percorrere sentieri in natura accessibili anche a Joelette, E-handMTB e Tandem con la guida di accompagnatori Cai di escursionismo e cicloescursionismo. Un’occasione di confronto fra le realtà nazionali impegnate nella promozione della montagna come luogo di salute ed inclusione. Senza dimenticare la valorizzazione di una frequentazione alternativa e complementare delle località turistiche montane, in un’ottica di inclusione e sostenibilità.

«L’iniziativa assume un forte valore, pratico e simbolico, di rinascita e di ripresa, per la cui riuscita si confida in un’ampia partecipazione», spiega il presidente del Cai Parma Roberto Zanzucchi.

Qui il modulo per iscriversi

Articolo tratto da loscarpone.cai.it





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