Italians Feed America: gli italiani che aiutano gli USA ai tempi del Coronavirus






Il senso di orgoglio e di appartenenza per il nostro Paese è emerso profondamente durante questa epidemia
Canti dai balconi, tricolori esposti come durante le partite della Nazionale.
Il patriottismo..
Che siamo o non siamo d'accordo, non possiamo certo negare che ci faccia piacere questo far parte di uno sforzo collettivo. Stiamo riscoprendo di essere collettività

Mi ha fatto particolarmente piacere (e orgoglio - sono sincera) la notizia che i nostri connazionali a New York si sono rimboccati le maniche e si sono messi a disposizione del loro prossimo, della loro comunità americana

Insomma gli italiani a New York portano alta la nostra bandiera.

"ItaliansFeedAmerica" é una no-profit nata dall'idea di Fabrizio Facchini origine umbro-calabrese, chef e ristoratore del ristorante Cotto a New York. E' stato lui a chiamare all'appello la comunità italiana, italofila e italo-americana a sostegno di una missione che si fonda sullo spirito comunitario del Belpaese.

"ItaliansFeedAmerica" cioè "gli Italiani che nutrono l'America" dimostra la gratitudine verso quella che  per 25 milioni di italiani è diventata la seconda patria.



In molti hanno risposto all'appello. C'è per esmpio lo chef-proprietario di Trattoria l'Incontro che consegna pizze e pasta con la nduja al NYU Medical Center Langone. Ancora ad Albany, Upstate New York, lo chef Dominick Purnomo ha trasformato il suo ristorante in una cantina sociale che sforna mille pasti al giorno per ospedali e famiglie.


Pizza, pasta, dolci e riso a ristorare il personale in servizio negli ospedali di New York.


Non di solo cibo però si nutre la solidarietà italiana. Italia è anche arte e l musica: cibo per l'anima.


Francesca Capetta, cantante torinese da anni oltreoceano, da quando è scoppiata la pandemia, grazie alla sua Fondazione offre concerti virtuali  agli anziani delle case di riposo coinvolgendo cantanti di Broadway.


E non ci si ferma qui. L'Italo-americano Mario Salerno, proprietario di  80 appartamenti,  ha dichiarato di non volere che i suoi affittuari si preoccupino del loro pagamento durante la pandemia di coronavirus.




E' l'anima solidale di New York, quella che nasce dalla gente comune, dal volontariato e dell'associazionismo, dalla spirito di sopravvivenza e di supporto, che in questa emergenza ha mostrato grande spirito di sacrificio, partecipazione, organizzazione e solidarietà

GRAZIE RAGAZZI!




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